Con il termine “impatto zero”, nell’ambito della bio-edilizia, si fa riferimento alla realizzazione di progetti e installazioni che sfruttano le energie rinnovabili e i materiali biocompatibili. Tra le opere più gettonate, grazie al suo scarso impatto ambientale e al grande risparmio energetico che garantisce a chi opta per la sua scelta, vi è la Casa Ecologica. Ma come è possibile realizzarla? Di seguito una breve guida contenente alcuni consigli pratici utili alla realizzazione di un immobile eco-friendly.
I principali elementi sui quali sarà necessario intervenire per poter definire un’abitazione “ad impatto zero” sono:
- l’involucro esterno,
- i rivestimenti interni ed esterni,
- gli impianti e le tramezzature,
- i mobili,
- la domotica.
Gli interventi ideati per l’ottenimento di una casa “green” possono interessare non solo le nuove costruzioni (come avviene ormai di default) ma anche le ristrutturazioni di immobili già esistenti.
Nuove abitazioni ad impatto zero
E’ possibile realizzare una casa ad impatto zero anche avvalendosi di un immobile prefabbricato in legno o in muratura che consenta di rispettare l’ambiente e di ridurre i consumi energetici sia nella stagione invernale che in quella estiva. In tali abitazioni, grazie alla struttura e ai materiali utilizzati, è favorita la creazione del microclima, particolarmente utile per la corretta trasmittanza termica che, in termini pratici, indica la dispersione di calore di una determinata superficie. Un intervento molto utile da realizzare in ottica “green” consiste nel montare un cappotto esterno in polistirene espanso con l’aggiunta di pareti interne in fibra naturali. Anche l’installazione di pompe di calore che consentano di rinfrescare e riscaldare l’abitazione sfruttando le fonti rinnovabili è sicuramente un’importante accorgimento. Gli impianti dotati di tali caratteristiche vengono definiti, in gergo tecnico, “impianti geotermici” in quanto studiati per sfruttare contemporaneamente il calore del sottosuolo e lo scambio d’acqua a 95 metri di profondità. Un’altra valida soluzione per la creazione di una casa ad impatto zero è quella di utilizzare impianti di ventilazione meccanica che riescano a preservare la freschezza degli ambienti interni nei mesi più caldi. E nei mesi invernali? Per salvaguardarsi nei mesi più freddi, una buona soluzione green è, invece, quella di munirsi di stufe alimentate a pellet o a biomassa.
Tra gli interventi più comuni e utilizzati ormai da tutte le abitazioni di recente costruzione è possibile annoverare l’installazione di pannelli fotovoltaici, ovvero dei moduli in grado di produrre energia elettrica tramite la trasformazione dell’energia solare. La loro messa in opera, oltre ad essere un’idea ecologica, è una validissima soluzione per ottenere una consistente riduzione dei consumi (e quindi dei costi) all’interno della propria bolletta dell’energia elettrica. L’installazione di impianti fotovoltaici presenta elevati costi inziali che verranno poi però facilmente amortizzati nel corso degli anni. Contemporaneamente alla sistemazione del fotovoltaico, si consiglia l’installazione di una pompa di calore. Questo sistema consentirà, infatti, di eliminare anche la bolletta del gas, in quanto, alimentato da corrente elettrica, servirà a generare l’acqua calda e il riscaldamento.

Impatto Zero
Un ulteriore valido suggerimento per la costruzione di una casa ad impatto zero è l’utilizzo, per la tinteggiatura esterna, di pitture a base di ossidi di silicio e di titanio. Create da nane tecnologie, queste pitture sono capaci di produrre un effetto isolante, idrorepellente e autopulente oltre che fotocatalitico, in grado cioè di disgregare particelle inquinanti come gli ossidi d’azoto.
Ma come fare per avere un impatto zero anche negli ambienti interni? La soluzione è semplice: basterà scegliere mobili con certificazione FSC, una certificazione internazionale che assicura un prodotto green, creato secondo principi che sono contro il disboscamento non controllato e contro l’utilizzo di prodotti chimici altamente tossici.
Ristrutturazioni ad impatto zero
Fino ad ora, abbiamo visto come comportarci per ottenere nuove costruzioni ad impatto zero. Una casa che rispetti l’ambiente può nascere, però, anche da un processo di ristrutturazione. Quali sono gli interventi possibili da effettuare? Si può procedere alla sostituzione degli infissi e dei serramenti con dei materiali in grado di regolare la trasmittanza e gli sbalzi termici. Può, inoltre, essere sostituita la vecchia caldaia con una nuova dotata di pompa di calore. Oltre all’impatto green, entrambi gli interventi godono del beneficio della detrazione e del recupero fiscale, secondo quanto previsto dalla normativa vigente, direttamente in sede di dichiarazione dei redditi. Anche il ricorso alla domotica, ossia a servizi in grado di misurare i consumi effettivi per l’abitazione, è adatto a garantire un taglio intelligente dei costi, compresi quelli per l’acqua.
L’investimento economico per la costruzione di una casa ecologica ad impatto zero sarà decisamente elevato rispetto a quello previsto per la realizzazione di una casa tradizionale. L’esborso iniziale sarà però agevolmente riassorbito nell’arco di pochi anni grazie ai risparmi sulle utenze. Per questo motivo, il nuovo piano di efficienza energetica ha individuato come obiettivo principale per il 2020 la costruzione di case ad impatto zero che sfruttino al massimo l’utilizzo di fonti rinnovabili e l’ottimizzazione delle risorse energetiche.