Come funziona l’Ecobonus 2021 per l’efficientamento energetico della casa

Negli ultimi mesi il termine Ecobonus è salito alla ribalta. Non tutti però sono a conoscenza delle reali potenzialità dell’Ecobonus 2021 e di tutte quelle dinamiche legate a questo incentivo. Di seguito analizzeremo in modo semplice e chiaro quelle che sono le modalità di funzionamento e i processi da tenere in considerazione per ottenere l’Ecobonus, focalizzando lo sguardo sul fotovoltaico e gli incentivi annessi. 

Come funziona l’Ecobonus

Con la Legge di Bilancio per il 2020 lo Stato italiano definisce quelli che possono essere gli incentivi sulle detrazioni fiscali per alcuni interventi di riqualificazione energetica nelle civili abitazioni o edifici esistenti; tale processo viene denominato Ecobonus 2020, base per la successiva evoluzione in Ecobonus 2021 e Superbonus 110%. Infatti, l’Ecobonus è stato successivamente prolungato, con la Legge di Bilancio 2021, fino al 30 giugno 2022 e rinominato Ecobonus 2021. 

Non tutti sono però consapevoli di quali debbano essere le riqualificazioni conformi per ottenere tale agevolazione, basata prevalentemente su aliquote prestabilite. L’Ecobonus, infatti, può variare tra il 50-65% per le abitazioni civili e fino al 75% per i condomini. Tali aliquote non sono altro che le detrazioni fiscali massime possibili per ammortizzare i costi sostenuti per gli impianti e la riqualificazione della propria casa. 

I lavori che vengono considerati idonei nel progetto Ecobonus sono idealmente tutti quelli che assicurano un miglioramento di almeno 2 classi energetiche al proprio fabbricato. Tecnicamente si circoscrivono queste categorie principali: installazione di pannelli solari, sostituzione di sistemi di climatizzazione e miglioramento termico.

Massimali e limiti di spesa

Indagando più a fondo nel l’Ecobonus 2021 ci si trova di fonte quelli che sono i limiti di spesa e i massimali. Ogni proprietario che ha la necessità di ottenere la migliore agevolazione deve calcolare la spesa massima per l’intervento richiesto. Nello specifico vengono considerate il numero di unità abitative coinvolte e pertinenze annesse. Ponendo l’esempio di un condominio composto da quattro abitazioni e quattro pertinenze, la spesa ottenibile massima equivale al valore dell’intervento moltiplicato per otto. 

I requisiti e i beneficiari

L’Ecobonus 2021 può essere richiesto da tutti i contribuenti possessori di un immobile su cui vengono effettuati degli interventi di riqualificazione energetica. Dove tale intervento ricopra almeno il 25% lordo della struttura e con limiti di spesa tra i 50 mila e i 30 mila euro per unità abitativa. Nello specifico le categorie facenti parte delle detrazioni fiscali sono: contribuenti con reddito d’impresa, associazioni, enti pubblici e privati con attività commerciali ed infine persone fisiche con diritto sull’immobile di riferimento. Approfondiremo in un paragrafo successivo i dettagli. 

Tempistiche

Come anticipato precedentemente la Legge di Bilancio 2020 ha dato vita all’Ecobonus e successivamente è stata aggiornata per consentire alle imprese e ai proprietari di inoltrare le richieste in tempi ragionevoli. Le tempistiche sono quindi legate alla data dei lavori effettuati; se questi ultimi hanno avuto inizio dal 1° luglio 2020 le scadenze dipendono dalla tipologia di lavorazione. 

Condominio: scadenza fino al 31 dicembre 2022.

Ex case IACP: scadenza 30 giugno 2023.

Persone fisiche e palazzine intere da 2 a 4 unità abitative: scadenza 31 dicembre 2022, con realizzazione obbligatoria del 60% dei lavori entro il 30 giugno 2022.

A tali tempistiche si aggiungono quelle della suddivisione delle rate di ammortamento. I costi sostenuti nel 2020 e nel 2021 hanno una detrazione in 5 rate di ammortamento, mentre le spese sostenute nell’anno 2022 hanno una detrazione in 4 rate di ammortamento. 

Fotovoltaico

Ecobonus e miglioramento energetico

L’Ecobonus nasce quindi con lo scopo di migliorare notevolmente la qualità dei nuclei abitativi, siano essi condominiali o di civile abitazione. La condizione necessaria riguarda le due classi energetiche di miglioramento che permettono oltre un notevole incremento delle prestazioni dell’abitato anche di poter contare su differenti aliquote e detrazioni. Vi sono quindi differenti possibilità di scelta e di soluzioni energetiche atte al miglioramento degli immobili, ma è importante sottolineare le tre categorie più influenzate da tale decreto. 

Isolamento termico: tale intervento si attua sulle superfici opache inclinate, verticali e orizzontali che fanno parte dell’immobile. Con un’incidenza del 25% e una rivalutazione di 2 classi energetiche è possibile ottenere detrazioni ingenti. Queste vengono calcolate a seconda delle unità abitative: 40 mila euro moltiplicati per il numero di edifici, variabile tra 2-8 unità; 30 mila euro moltiplicati per il numero di edifici con più di 8 unità; 50 mila euro moltiplicati per edifici unifamiliari per tutti gli appartamenti ad accesso autonomo all’esterno in un condominio. 

Climatizzazione: la sostituzione integrale di impianti di climatizzazione o alla produzione di acqua calda sanitaria può avvalersi di Ecobonus 2021. Sono comprese nelle spese da ammortizzare anche quelle inerenti allo smaltimento o alla bonifica dell’impianto sostituito. Le spese massime sono: 20 mila fino a massimo 8 unità, 15 mila con più di 8 unità e 30 mila in condomini con accesso autonomo. 

Fotovoltaico: tra gli interventi trainanti dell’Ecobonus figura sicuramente il fotovoltaico. Il Superbonus 110% nasce proprio da una detrazione, spalmabile in 5 rate, di lavori eseguiti per la creazione di impianti fotovoltaici sul proprio nucleo abitativo o per la ricarica di vetture elettriche. Con una spesa massima di 48 mila euro, entro il limite di 2400 euro a kW di potenza nominale è possibile, per una civile abitazione, sfruttare l’Ecobonus 2021. 

Chi può usufruire dell’Ecobonus 2021

Vi sono specifiche categorie che possono richiedere l’Ecobonus e ottenerne il massimo risultato, vediamo quelle rilevanti. 

Condomini: tutti i condomini possono richiedere l’Ecobonus ma necessitano di un’assemblea condominiale in cui si stabilisca l’amministratore di condominio come portavoce del complesso abitativo. Gli interventi devono poi essere almeno un terzo del valore dell’immobile. 

Persone: chiunque individuo abbia un immobile o un nucleo abitativo di proprietà può richiedere l’Ecobonus 2021, sempre valutando il 25% della superficie e le due classi energetiche di rivalutazione. 

IACP: la gran parte degli istituti autonomi e case popolari possono richiedere l’Ecobonus beneficiando della proroga fino al 31 dicembre 2022 con 4 rate con spese sostenute nel 2022. 

Cooperative: gli immobili assegnati e posseduti dai soci di un’associazione possono usufruire dell’Ecobonus con proprietà indivisa. 

ONLUS: tutte quelle attività legate alla promozione sociale e alle organizzazioni di volontariato, siano sportive o di altra natura, sono inserite nel decreto Ecobonus 2021. 

Ecobonus e fotovoltaico

Ora che il quadro dell’Ecobonus è più chiaro è opportuno focalizzare lo sguardo su quello che è il vero motore trainante di tale iniziativa: il fotovoltaico. In questo caso è opportuno parlare di Ecobonus 110%, questo si estende fino al 31 dicembre 2022 per i condomini o edifici con 2-4 unità e fino al 30 giugno 2022 per unità indipendenti o unifamiliari. 

L’Ecobonus 110% dà la possibilità di sfruttare detrazioni fino al 110% su prima e seconda casa con: un’installazione di impianti fotovoltaici atti all’isolamento termico, con una copertura di almeno il 25%, sostituzione degli impianti centralizzati, come pompa di calore o geotermici ed infine interventi sugli edifici unifamiliari per la sostituzione dei climatizzatori. Caratteristica essenziale in questo processo è la cessione al gestore dei servizi energetici (GSE) dell’energia non auto-consumata o non condivisa con altre comunità energetiche

L’importanza delle classi energetiche

I paragrafi precedenti sottolineano più volte come il principio dell’Ecobonus verta prevalentemente sul miglioramento di due classi energetiche. Sebbene un impianto fotovoltaico possa incrementare le prestazioni di un’abitazione non raggiunge la detrazione del 110% da solo e tantomeno può impattare su pareti e infissi. In questo caso sempre più consumatori abbinano all’installazione di un impianto fotovoltaico anche la sostituzione degli infissi e quella della pompa di calore, avvicinandosi in questo modo alla quota massima. 

Ristrutturazione 50%

Le tempistiche, e in molti casi la rateizzazione delle spese, possono scoraggiare i non addetti ai lavori. Alternativa simile e sempre valida nel tempo è il bonus ristrutturazioni 50%, questo non è altro che una restituzione da parte dell’Agenzia delle Entrate del 50% della spesa effettuata per una ristrutturazione in un arco di tempo di 10 anni. Benché le aliquote non siano sicuramente di pari livello, le tempistiche e i benefici possono dare modo a tutti di poter ristrutturare e riqualificare la propria abitazione con un vantaggio notevole.

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