Gestore Servizi Elettrici Fotovoltaico (GSE): di Cosa si Occupa

Chiunque sia in possesso di un impianto fotovoltaico avrà certamente sentito parlare del Gestore dei Servizi Elettrici ed Energetici per il fotovoltaico, anche noto con l’acronimo GSE.  Il GSE è una Società, fondata nell’anno 1999 a seguito del D.Lgs. Bersani del 16/03/1999, che, seppur in passato presentava uno scopo differente, ad oggi svolge la missione di promuovere lo sviluppo sostenibile e l’uso razionale dell’energia sotto la piena gestione del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Ma vediamo più nel dettaglio l’attività svolta dal Gestore dei Servizi Elettrici ed Energetici per il fotovoltaico.

Di cosa si occupa il GSE

Il GSE svolge un ruolo di fondamentale importanza nell’incremento e nella incentivazione delle energie rinnovabili nel nostro Paese. L’Unione Europea – attraverso l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite – ha previsto degli obiettivi da raggiungere in materia di sostenibilità ambientale, che si concentrano sostanzialmente nello sviluppo dell’efficienza energetica e nell”utilizzo di fonti rinnovabili; per il raggiungimento di questi risultati, lo Stato ha incaricato proprio il Gestore dei Servizi Elettrici ed Energetici per il fotovoltaico.

É poi il Ministero dello Sviluppo Economico, come già detto socio unico del GSE, ad occuparsi di decidere quali strategie seguire, di fornire le informazioni operative, di qualificare gli impianti fotovoltaici, di effettuare controlli sugli impianti presenti, di promuovere la cultura dell’utilizzo dell’energia rinnovabile e di erogare gli incentivi del Conto Energia. Il tutto per perseguire i suddetti obiettivi fissati dall’Unione Europea. 

Quali attività svolge

Ritornando agli obiettivi previsti dall’Unione Europea, con particolare attenzione all’ambio dell’efficienza energetica, il GSE svolge molti compiti di fondamentale importanza. Primo tra tutti, promuove la produzione di energia rinnovabile, mediante l’utilizzo di incentivi (quali il Ritiro Dedicato ed il Conto Energia, di cui si parlerà in seguito) presentati ad aziende, Pubbliche Amministrazione ed anche soggetti privati. Inoltre, ha il compito di ritirare e porre sul mercato l’energia creata da fonti rinnovabili. Oltre a ciò, pone in essere delle costanti verifiche sulla qualifica degli impianti, per l’ottenimento delle agevolazioni previste.

Il GSE poi si occupa della promozione di interventi finalizzati all’aumento dell’efficienza energetica. Un esempio di questo: il Conto Termico. Il Conto Termico è un incentivo statale destinato alle Pubbliche Amministrazioni ed ai soggetti privati che ha come fine l’aumento dell’efficienza energetica, ad esempio mediante l’installazione di pannelli solari termici e lo scambio di vecchie caldaie con altre più nuove e più efficaci (come quelle a biomassa, a pompe di calore od a condensazione). 

Altra attività del GSE è il monitoraggio dell’energia che viene immessa dagli impianti produttivi, questo al fine di evitare uno squilibrio sul sistema elettrico nazionale. Troviamo poi l’attività di accertamento degli stati degli impianti, anche con l’obiettivo di controllare che continuino ad avere i requisiti per gli incentivi di cui potrebbero avere usufruito. Ultimo, ma non per importanza, la GSE si occupa della promozione di iniziative di sensibilizzazione finalizzate ad educare il cittadino ad un maggior riguardo alle politiche ambientali ed alla sostenibilità

Impianto Fotovoltaico

Scambio sul posto

Lo Scambio Sul Posto, conosciuto con l’acronimo SSP, è lo strumento mediante il quale l’energia non consumata ed auto prodotta con il proprio impianto fotovoltaico viene immagazzinata. In pratica, mediante l’SSP, si assiste ad una compensazione tra l’energia auto prodotta ed immessa in rete in un preciso momento e quella richiesta e consumata, invece, in un momento differente da quello produttivo. Con lo Scambio Sul Posto, quindi, la rete lavora come un sistema di accumulo per il virtuale immagazzinamento dell’energia.

Altro concetto collegato a quello dello SSP è il Contributo in Conto Scambio, detto CS, il quale rappresenta il valore corrispondente in Euro per l’energia ritirata e pagata al gestore elettrico per il tramite dello SSP. Per semplificare, è un contributo per assicurare la compensazione monetaria tra energia prelevata ed immessa. Il GSE eroga il CS in acconto, ogni sei mesi, ed in conguaglio, ogni anno. La pubblicazione dell’acconto avviene in due momenti distinti, il 15 del mese di maggio ed entro il 15 del mese di ottobre di ogni anno, ed il pagamento il quindicesimo giorno (lavorativo) del mese seguente.

Occorre, tuttavia, fare una precisazione: se alla fine dell’anno il valore dell’energia immessa in rete è la medesima rispetto a quella prelevata, il proprietario avrà una situazione di parità. Se, invece, lo stesso proprietario preleva un quantitativo minore di energia rispetto a quella immensa si assisterà ad una eccedenza. In tal caso, l’utente potrà ottenere la liquidazione della somma eccedente, oppure decidere di mantenerla negli anni come importo a credito.

Per poter beneficiare dello Scambio Sul Posto si avranno due possibilità: sottoscrivere un contratto con GSE – tramite accesso online al portale dedicato usando le credenziali che saranno state fornite da chi ha gestito la pratica – oppure inviare un Modello Unico al gestore di rete che lo inoltrerà poi a GSE.

Il ritiro dedicato

L’ammortizzamento dei costi sostenuti per l’installazione di un impianto fotovoltaico è uno tra gli obietti del GSE, il quale viene espletato anche attraverso il Ritiro Dedicato. Mediante il Ritiro Dedicato, i proprietari di un impianto fotovoltaico possono compiere una vendita indiretta dell’energia che il loro impianto ha immesso in rete. Pertanto, il quantitativo di energia prodotta sarà proporzionale al guadagno ottenuto.

In tale processo GSE può svolgere una duplice funzione: di acquirente e di intermediario tra mercato dell’energia e produttore. Spetterà poi al proprietario valutare se vendere integralmente o soltano una parte dell’energia che viene dallo stesso prodotta, essendo possibile per l’utente possessore tenere per sè un quantitativo di energia da utilizzare per uso domestico.

Altro vantaggio da tenere in considerazione è la possibilità di avere la garanzia dei prezzi minimi che verranno sempre assicurati. GSE, infatti, retribuirà il proprietario del fotovoltaico di un prezzo per ogni KiloWatt di energia che verrà ritirato. Il Ritiro Dedicato potrà essere richiesto entro sessanta giorni dall’attivazione dell’impianto fotovoltaico.

Incentivi per il fotovoltaico

Molti sono gli incentivi che vengono offerti al fine di incoraggiare l’installazione degli impianti fotovoltaici. Il principale di questi incentivi è certamente il Conto Energia. Tra gli anni 2005 e 2013, in particolare, lo Stato ha promosso numerosi incentivi che hanno permesso ai proprietari di impianti fotovoltaici di ottenere vantaggi economici per l’energia prodotta.

Prima di quegli anni, gli incentivi avevano tutta un’altra forma, consistendo sostanzialmente in erogazione di soldi a fondo perduto, finalizzati al semplice ammortizzamento dei costi dell’investimento. Il Conto Energia ha un altro principio alla base: non c’è più l’erogazione di una somma iniziale, ma di un importo corrisposto negli anni (massimo 20) in relazione al quantitativo di energia prodotta.  L’importo viene previsto dai vari Decreti Ministeriali che si sono occupati, nel corso degli anni, di regolamentare la disciplina del Conto Energia. Mediante tale incentivo, l’installazione degli impianti fotovoltaici nel corso degli anni ha subito un incremento notevole.

Oltre al Conto Energia ci sono poi altri incentivi, prettamente economici, che sono stati previsti dallo Stato. Tra questi c’è l’Ecobonus del 110%, ossia la possibilità – fino al 30 giugno 2022 per i proprietari di unità abitative indipendenti, al 31 dicembre 2022 nel caso di condomini ed al 31 dicembre 2023 nel caso di Istituti Autonomi di Case Popolari – di detrarre il 110% di tutte le spese che sono state sostenute per l’installazione degli impianti fotovoltaici. Per ottenere tale bonus, tuttavia, si dovrà migliorare la certificazione energetica dello stabile di almeno due classi. Altro incentivo è il Bonus Ristrutturazioni, con il quale l’Agenzia delle Entrate, in dieci anni, provvederà alla restituzione del 50% di ciò che è stato speso per l’installazione del fotovoltaico. 

Si consiglia di visionare costantemente la normativa in materia di GSE ed impianti fotovoltaici in virtù del fatto che la stessa è in continuo aggiornamento.

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